Siamo a Mawlamyine o Moulmein come viene anche chiamata questa città
che fu la capitale del Myanmar nei tempi della colonia inglese, dal
1826 al 1852. Qui inoltre vissero per diverso tempo i noti scrittori
inglesi George Orwell e Rudyard Kipling, diventati famosi per i loro
romanzi e scritti critici che descrivevano la vita di allora ai tempi
della colonia britannica birmana.

Ricevuto poi dal gerente una cartina personalizzata per noi con tutti i punti da visitare in città e fuori. Sulla collina che separa in due la città vi sono una serie di templi buddisti, uno indù e una chiesa cattolica di Saint Patrick, una Battista e ben quatto mosche. Noi partiamo verso le 9.00 per fare il grande giro seguendo più o meno l'itinerario consigliatoci dal gerente del Motel.
I templi buddisti sono spettacolari, anche se alcuni sono decaduti e
necessiterebbero di un rinnovo generale. Vediamo nell'ordine i templi di U Zina Paya, U Kanti Paya, Aung Theikidi Zedi, Seindon Mibaya
Kyaung, Kyaikthanian Paya e Mahamudi Paya. In quest'ultimo tempio ci
imbattiamo in un folto gruppo di studenti in costumi locali, con i
quali dobbiamo posare per farci fotografare con loro. Sul percosso
dei templi fatti vari stop: per una saporita noce di cocco prima, ed
un grande dissetante pomelo, grapefruit gigante ,che dobbiamo
arrangiarci noi a tagliare in succosi spicchi.
Passati poi, dopo la visita dei templi sulla “upper road” alla
strada in riva al fiume, passando per la strada principale dei
commercianti e della Moulmain coloniale. Ma purtroppo oggi è
domenica e la maggior parte dei negozi sono chiusi. Ci fermiamo poi
Succo al ristorante Gran Father & Gran Mather in riva al fiume
per berci un buon succo di anguria fresca. In centro vicino alla
Moschea incontriamo Abdul un mussulmano venuto qui nel 1996 dal
Pakistan che mi chiede orgogliosamente di fotografarlo, ma poi mi
chiede soldi!
Sulla riva del fiume rimaniamo attratti da un nugolo di uccelli
bianchi che continuano a girare sopra l'acqua. Avvicinandoci vediamo
che ci sono molti bambini che danno da mangiare ai gabbiani che
continuano a girare sopra il fiume e sopra le teste della gente sulla
riva. Uno spettacolo indescrivibile per il continuo volare dei
gabbiano ed il loro gracidare continuo nella lotta per accaparrarsi
il cibo. Rimaniamo per lungo tempo a cercare di fotografare e filmare
le scene migliori.

Finiamo poi la serata con la cena al vicino ristorante del Strand
Hotel, neanche caro per un Albergo a 5 stelle. Per trovare un tuk tuk
per rientrare al nostro Motel dobbiamo poi fare il giro di vari hotel
per trovarne uno disponibile cosi tardi e di domenica. All'OK Hotel
in centro, la gentile gestrice, che ci dice di voler visitare la
Svizzera, ci trova un tuk tuk per il ritorno che facciamo su un
percorso opposto a quello fatto a piedi.
Noi facciamo colazione al Motel servita davanti alla camera con
omelette, pane tostato, marmellata e frutta fresca. E' da diverso
tempo che non ricevevamo una colazione così sostanziosa!

Ricevuto poi dal gerente una cartina personalizzata per noi con tutti i punti da visitare in città e fuori. Sulla collina che separa in due la città vi sono una serie di templi buddisti, uno indù e una chiesa cattolica di Saint Patrick, una Battista e ben quatto mosche. Noi partiamo verso le 9.00 per fare il grande giro seguendo più o meno l'itinerario consigliatoci dal gerente del Motel.





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Abdul, immigrato dal Pakistan |
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