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domenica 12 marzo 2017

12.03.17: a Mawlamyine

 Siamo a Mawlamyine o Moulmein come viene anche chiamata questa città che fu la capitale del Myanmar nei tempi della colonia inglese, dal 1826 al 1852. Qui inoltre vissero per diverso tempo i noti scrittori inglesi George Orwell e Rudyard Kipling, diventati famosi per i loro romanzi e scritti critici che descrivevano la vita di allora ai tempi della colonia britannica birmana.
Noi facciamo colazione al Motel servita davanti alla camera con omelette, pane tostato, marmellata e frutta fresca. E' da diverso tempo che non ricevevamo una colazione così sostanziosa!


Ricevuto poi dal gerente una cartina personalizzata per noi con tutti i punti da visitare in città e fuori. Sulla collina che separa in due la città vi sono una serie di templi buddisti, uno indù e una chiesa cattolica di Saint Patrick, una Battista e ben quatto mosche. Noi partiamo verso le 9.00 per fare il grande giro seguendo più o meno l'itinerario consigliatoci dal gerente del Motel.
I templi buddisti sono spettacolari, anche se alcuni sono decaduti e necessiterebbero di un rinnovo generale. Vediamo nell'ordine i templi di U Zina Paya, U Kanti Paya, Aung Theikidi Zedi, Seindon Mibaya Kyaung, Kyaikthanian Paya e Mahamudi Paya. In quest'ultimo tempio ci imbattiamo in un folto gruppo di studenti in costumi locali, con i quali dobbiamo posare per farci fotografare con loro. Sul percosso dei templi fatti vari stop: per una saporita noce di cocco prima, ed un grande dissetante pomelo, grapefruit gigante ,che dobbiamo arrangiarci noi a tagliare in succosi spicchi.
Passati poi, dopo la visita dei templi sulla “upper road” alla strada in riva al fiume, passando per la strada principale dei commercianti e della Moulmain coloniale. Ma purtroppo oggi è domenica e la maggior parte dei negozi sono chiusi. Ci fermiamo poi Succo al ristorante Gran Father & Gran Mather in riva al fiume per berci un buon succo di anguria fresca. In centro vicino alla Moschea incontriamo Abdul un mussulmano venuto qui nel 1996 dal Pakistan che mi chiede orgogliosamente di fotografarlo, ma poi mi chiede soldi!
Sulla riva del fiume rimaniamo attratti da un nugolo di uccelli bianchi che continuano a girare sopra l'acqua. Avvicinandoci vediamo che ci sono molti bambini che danno da mangiare ai gabbiani che continuano a girare sopra il fiume e sopra le teste della gente sulla riva. Uno spettacolo indescrivibile per il continuo volare dei gabbiano ed il loro gracidare continuo nella lotta per accaparrarsi il cibo. Rimaniamo per lungo tempo a cercare di fotografare e filmare le scene migliori.
Finiamo poi la serata con la cena al vicino ristorante del Strand Hotel, neanche caro per un Albergo a 5 stelle. Per trovare un tuk tuk per rientrare al nostro Motel dobbiamo poi fare il giro di vari hotel per trovarne uno disponibile cosi tardi e di domenica. All'OK Hotel in centro, la gentile gestrice, che ci dice di voler visitare la Svizzera, ci trova un tuk tuk per il ritorno che facciamo su un percorso opposto a quello fatto a piedi.















Abdul, immigrato dal Pakistan





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