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lunedì 23 gennaio 2017

23.01.17: da Ella a Nuwara Eliya


 Stamattina ci alziamo senza sveglia con le prime luci dell'alba mentre di fuori pioviggina e la temperatura del mio termometro segna esattamente 20 gradi. Oggi ci attende uno dei viaggi in teno fra i più famosi al mondo: il percorso fra Ella e Nuwara Elija, o Nurelija come usano chiamarla i locali. Fatta colazione e preparati i bagagli partiamo a piedi, per fortuna in gran parte in discesa, per attraversare il centro di Ella ed andare alla stazione appena fuori.
Anche a un'ora dalla partenza delle 10.30 la stazione è molto animata da chi arriva per partire, chi arriva, ma anche dai curiosi che sono qui a fare foto.
Avendo i posti riservati non dobbiamo fare gare per salire ad accaparrarsi i posti migliori, dobbiamo solo situarci al posto giusto per salire sul vagone di prima classe. Il treno con la sbuffante locomotiva Diesel arriva puntuale seguito da decine di fotografi per immortalare la migliore immagine possibile. Tutto procede senza problemi e riusciamo a sistemarci ai nostri posti sul vagone spazioso e semivuoto. Da subito il paesaggio, malgrado sia nuvoloso e pioviggina, è spettacolare. Si attraversano interminabile piantagioni di tè fra colline, valli e paesini pittoreschi. Nelle salite la locomotiva, che è un vagone davanti a noi, fa molta fatica e va a passo d'uomo, ma poi sul piano ed in discesa va fino a 50 – 60 km/h. Comunque il viaggio è confortevole e malgrado vi sia l'aria condizionata, possiamo aprire i finestrini per fotografare. Il viaggio dura 3 ore ed è un continuo cambiamento di scenari con la meteo che fa la sua parte. Un momento piove, poi appare il sole con un le montagne annuvolate e le splendide colline coltivate a tè, pepe, banane e altri ortaggi vari. Passiamo tutto il viaggio con la macchina fotografica in mano. Arriviamo in perfetto orario alla fermata di Nanu Oya, da dove, per andare a Nuwara Elia a circa 6km dobbiamo prendere un tuk tuk o un bus. Visto che pioviggina preferiamo prendere il bus che ci porta fino in pieno centro proprio mentre arriva un'acquazzone. Qui siamo a quasi 2'000 m di altezza e la temperatura si aggira fra i 15 – 20 gradi, per fortuna ci eravamo già preparati con le giacche. Intanto ci ripariamo nel primo ristorante che troviamo per scaldarci con un buon tè in attesa che smetti di piovere e possiamo andare a cercare un alloggio. Nuwara Eliya è una tipica cittadina coloniale fondata dagli inglesi per insediarvi la produzione del tè e ha preservato ancora molte costruzioni nello stile “Very British” dei tempi, non per niente la chiamano anche Little England. Riscaldati dal tè e rinvigoriti dalla torta di cioccolato, mentre Maggie mi attende, io sotto a pioggia mi metto alla ricerca di un alloggio assecondato da un giovane locale che mi segue come un'ombra. Appena fuori dal rumoroso trambusto del centro trovo il Sapu's Mountain Breeze, con una camera in stile chalet suisse che fa per noi. Il cordiale gerente ci accompagna poi in auto per riprendere Maggie e bagagli. Intanto continua piovere e la temperatura è attorno ai 18 gradi. Il posto e le condizioni meteo che danno brutto ancora per diversi giorni non ci incoraggiano tanto a restare. In compenso ci concediamo una super cena all'hotel Winsor, uno degli alberghi più schick di Nureliya. Io mi servo dal fornitissimo Buffet indiano per poco di più dii 15 CHF, mentre Maggie si accontenta dei King Prawn, gamberi giganti. Per noi una cena eccezionale, ad un costo conveniente in ambiente coloniale British.

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