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sabato 4 febbraio 2017

03.02.17: da Anuradhapura a Dambulla

Stamattina ritorniamo a fare una tradizionale colazione srilanchese al French Garden con hoppers con, e senza uova, ma verdure e pesce al curry. E' anche molto abbondante e ottima; dovrebbe darci sufficienti energie per tutta la giornata ,,,  fino a cena almeno! Poi,salutato il nostro cordiale e super-disponibile Rajh che ringraziamo, con il tuk tuk dell'hotel ci facciamo portare fino alla vecchia stazione dei bus appena fuori dal centro, per prendere un minibus Express per Dambulla. E' la prima volta che prendiamo un mezzo del genere gestito da privati.
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Dovendo pagare di più, per poi subirci l'aria condizionata e non poter aprire i finestrini per fotografare, non è un buon affare. Meglio optare per i bus popolari anche se qualche volta si rischia  che sono pieni e di aver poco spazio a disposizione.  Il percorso odierno è totalmente  pianeggiante, fra estese risaie e foreste. Solo qualche villaggio sparso fra la vegetazione. Arriviamo al centro di Dambulla verso mezzogiorno, con il sole alla massima potenza. Per rinfrescarci e riprenderci dalle due ore di viaggio entriamo nel primo ristorante che troviamo per dissetarci con una fresca Ginger Bier. Prima di andare alla ricerca di un alloggio alla Guesthouse Aladin, con l'aiuto di un solerte tuk tuk driver che ci aspetta pazientemente davanti al ristorante.  Già la sua prima proposta di alloggio che visitiamo ci aggrada, non è lontana dal centro e sufficientemente tranquilla e pulita per passarci due notti. Abbiamo infatti deciso di rimanere qui anche domani e visitare in bus Sigiriya che si trova a soli 15Km da qui. Poi su consiglio del tuk tuk driver partiamo, prima della visita alla zona dei Templi, a visitare una Erbal Farm appena fuori Dambulla. Qui una gentile guida ci mostra, prima le varie piante, fiori e frutti ( curcuma, cannella, chiodi di garofano, cacao, zenzero ecc.) usati per preparare i prodotti Ayurvedici per curare o prevenire vari malanni. Prodotti che poi vediamo esposti in vendita all'uscita. Non veniamo risparmiati da un breve assaggio di  massaggi alla fronte e alle spalle. Dall'esteso arsenale di prodotti esposti ci prendiamo dell'olio di citronella contro le zanzare e diverse miscele di curry per cucinare. Da qui percorriamo poi una decina di km fino all'entrata del grande complesso di templi appena fuori Dambulla. Per prima cosa ci prendiamo una bella noce di cocco per dissetarci, poi ci incamminiamo verso il primo tempio all'entrata dove ci attende la grande statua dorata con un Buddha seduto. Poi saliamo la scalinata fra numerose scimmiette abituate a farsi dare da mangiare dai turisti, fino all'entrata di quello che è l'attrazione principale di Dambulla: le cinque grotte nella roccia. Qui sono custodite numerose statue Buddiste e le pareti e soffitti sono finemente decorati con affreschi ed immagini religiose della vita del Buddha: per esagerare, come una Cappella sistina Buddista! La grotta più imponente è la terza con una moltitudine di statue e gli affreschi più pregiati. Anche l'ambiente circostante, con le vedute verso la pianura sottostante è già per se fantastico. Visitate e fotografate a raffica i tanti oggetti interessanti ci soffermiamo a lungo per assimilare un po' l'ambiente e la spiritualità che ci circonda. Poi scesi dalla scalinata ci soffermiamo a cercare di fotografare la grande statua del Buddha dorato con gli ultimi raggi del sole che tramonta alle spalle. Mentre si fa notte rientriamo a Damulla per andare a cenare in un ristorante indiano, dove riceviamo delle ottime parata (pane molle indiano) con curry vari. Ma niente birra, qui dobbiamo accontentarci della analcolica Ginger Bier. Per la birra dobbiamo passare al Pub ad un duecento metri da qui. Per una buona Lion fredda ne vale la pena per dissetarci e rinvigorirci dalla faticosa, si fa per dire, giornata culturale.





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