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lunedì 6 febbraio 2017

05.02.17 da Dambulla a Polonnaruwa

La giornata si preannuncia come intensiva dato che vogliamo spostarci in bus fino a Polonnaruwa, la prossima città del triangolo culturale, per visitarla lo stesso giorno e poter ripartire domani verso la costa est. Ci alziamo presto per recarci a fare colazione al ristorante più vicino e poi metterci, con l'aiuto del gestore dell'alloggio, sulla strada in attesa del bus. Non dura molto ed eccoci in viaggio per circa due ore fra risaie e foreste verso la nostra odierna e ultima destinazione culturale del viaggio.




Arrivati alla fermata dellavecchia Polonnaruwa, quella nuova è a cinque km, veniamo subito “sequestrati” dal proprietario della Leesha Tourist GuestHouse che con il suo “tuk tuk personale” ci trasferisce da lui. Il posto è un po sulla strada, ma è pulito e spazioso, per cui ci sistemiamo per poi partire subito a visitare il sito archeologico-religioso a poche centinai di metri. Dopo aver pagato l'entrata, del non trascurabile costo di 25 US$, visitiamo subito l'adiacente e ben curato Museo, uno dei migliori visti finora, per poi addentrarci nel grande parco. Qui siamo vicino ad un grande ed importante lago artificiale costruito già nell'antichità per poter coltivare il riso. I templi e le rovine archeologiche di Polonnaruwa, cosi come ad Anuradhapura, sono sparse su una superficie enorme. Visto che abbiamo deciso di visitarle a piedi, dobbiamo fare delle scelte e limitarci ai siti più vicini e più interessanti … anche varie rovine non sono altro che dei mucchi di sassi o poco di più! Fanno naturalmente spicco le dagobe di Menik, Rankot e Kiri Vihara. Le attrazioni principali del luogo sono però al Gal Vihara con il famoso Buddha sdraiato in granito.

Arriviamo qui che è quasi il tramonto ed i colori delle varie statue sono quel che ci vuole per dare colore alle fotografie. Siamo in un bel parco con vari laghetti e la presenza delle scimmie è uccelli è veramente notevole. Le scimmie pare quasi che si avvicinino apposta per farsi fotografare .. ma probabilmente è perché sono state abituate a ricevere del cibo! Cosa che oggi i guardiani controllano e cercano di impedire, ma oramai le scimmie si sono abituate! Molto stanche della lunga camminata di almeno 10km prendiamo prima una bella noce di cocco fredda dal refrigerante e poi un tuk tuk per farci riportare al Museo dove nelle vicinanze avevamo visto un ristorante in riva al lago.
Qui arrivati, ecco la delusione; al ristorante ci dicono: sory we are closed for renovation!!
Non ci resta che cercarne un'altro che ci dicono sia a 800m, poi 2km, ma che in fine non troveremo neanche dopo 3km. Per cui non ci resta altro, dopo aver fatto molte belle foto del tramonto sul lago, che prendere un tuk tuk e farci portare al nostro alloggio dove riusciamo ad avere una buona cena srilanchese tipica accompagnata addirittura dalla solita ben fredda birra Lion. Non male per terminare la faticosa giornata.







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