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Saluto di Dominic |
Ultima
colazione al nostro gradevole French Garden poi salutiamo al gentile
proprietario Dominic contraccambia con ampio sorriso, vedi foto. Con
un tuk tuk ritorniamo poi alla stazione centrale dei bus in centro a
Trincomalee. Qui rivediamo il tuk tuk driver che ci aveva portato
alla spiaggia e che ha la sorella che vive a Basilea. Come avevamo
già notato a Batticaloa qui i conducenti di tuk tuk sono molto
cordiali e amichevoli che nelle regioni più turistiche del sud e del
centro. Oggi ci attende un viaggio combinato, prima in bus fino a Vanuya e poi in treno fino alla destinazione finale di Jaffna.
Il
viaggio in bus è, al contrario di tutti quelli fatti finora, molto
tranquillo. Abbiamo infatti un guidatore, non più così giovane,


molto bravo e estremamente prudente, al punto da fermarsi per lasciar
attraversare un cane! Poi l'altra sorpresa, ma in senso negativo,
l'abbiamo alla stazione del treno di Vanuya; qui ci annunciano che il
treno, che viene da Colombo, ha circa due ore di ritardo. Ci mettiamo
quindi in paziente attesa approfittandone per aggiornare il testo per
il presente blog, rimasto in preoccupante ritardo. In effetti il
treno arriva dopo 2 ore e cinque minuti di attesa. Il paesaggio che
attraversiamo è inizialmente molto scarsamente abitato ed è
contrassegnato da estese foreste, ma poi nella seconda parte
incontriamo molti laghi e risaie. La zona è stata molto combattuta
durante la guerra civile fra l'esercito e le Tigri Tamil per la iberazione, per alcuni periodi la regione di Jaffna è stata
controllata dai ribelli che volevano l'indipendenza. Passiamo poi il
“passo dell'elefante” famoso non per la sua elevazione di soli 21
m/slm ma per essere stato un passaggio stretto da dove era più
facile controllare i movimenti da e per la penisola di Jaffna.
Intanto il treno attraversa diversi ponti e terreni rialzati per
attraversare i vari laghi e lagune prima di giungere alle 16.30 la
stazione centrale di Jaffna. La stazione è moderna e ben curata, si
vede che è stata ricostruita dopo la guerra civile. Da qui ci
facciamo portare, dopo aver visionati un paio di GuestHouse senza
pretese, al Kais Guesthouse, dove prima ci dicono che hanno solo una
camera con bagno esterno, ma poi ci offrono per solo una notte una
buona camera anche secondo i nostri standard. Per domani ci
propongono di spostarci al Kais City Guesthouse, più in centro, ma
gestito dallo stesso proprietario. Con

un tuk tuk ci facciamo portare
più in centro dove andiamo cenare al ristorante indiano Nila, che in
Tamil significa Luna, proprio in tema con la Luna piena che ricade
proprio oggi, e qui in Sri Lanka è giorno di festa.
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