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sabato 11 febbraio 2017

10.02.17: da Tricomalee a Jaffna

Saluto di Dominic
Ultima colazione al nostro gradevole French Garden poi salutiamo al gentile proprietario Dominic contraccambia con ampio sorriso, vedi foto. Con un tuk tuk ritorniamo poi alla stazione centrale dei bus in centro a Trincomalee. Qui rivediamo il tuk tuk driver che ci aveva portato alla spiaggia e che ha la sorella che vive a Basilea. Come avevamo già notato a Batticaloa qui i conducenti di tuk tuk sono molto cordiali e amichevoli che nelle regioni più turistiche del sud e del centro. Oggi ci attende un viaggio combinato, prima in bus fino a Vanuya e poi in treno fino alla destinazione finale di Jaffna.


Il viaggio in bus è, al contrario di tutti quelli fatti finora, molto tranquillo. Abbiamo infatti un guidatore, non più così giovane,
molto bravo e estremamente prudente, al punto da fermarsi per lasciar attraversare un cane! Poi l'altra sorpresa, ma in senso negativo, l'abbiamo alla stazione del treno di Vanuya; qui ci annunciano che il treno, che viene da Colombo, ha circa due ore di ritardo. Ci mettiamo quindi in paziente attesa approfittandone per aggiornare il testo per il presente blog, rimasto in preoccupante ritardo. In effetti il treno arriva dopo 2 ore e cinque minuti di attesa. Il paesaggio che attraversiamo è inizialmente molto scarsamente abitato ed è contrassegnato da estese foreste, ma poi nella seconda parte incontriamo molti laghi e risaie. La zona è stata molto combattuta durante la guerra civile fra l'esercito e le Tigri Tamil per la iberazione, per alcuni periodi la regione di Jaffna è stata controllata dai ribelli che volevano l'indipendenza. Passiamo poi il “passo dell'elefante” famoso non per la sua elevazione di soli 21 m/slm ma per essere stato un passaggio stretto da dove era più facile controllare i movimenti da e per la penisola di Jaffna. Intanto il treno attraversa diversi ponti e terreni rialzati per attraversare i vari laghi e lagune prima di giungere alle 16.30 la stazione centrale di Jaffna. La stazione è moderna e ben curata, si vede che è stata ricostruita dopo la guerra civile. Da qui ci facciamo portare, dopo aver visionati un paio di GuestHouse senza pretese, al Kais Guesthouse, dove prima ci dicono che hanno solo una camera con bagno esterno, ma poi ci offrono per solo una notte una buona camera anche secondo i nostri standard. Per domani ci propongono di spostarci al Kais City Guesthouse, più in centro, ma gestito dallo stesso proprietario. Con
un tuk tuk ci facciamo portare più in centro dove andiamo cenare al ristorante indiano Nila, che in Tamil significa Luna, proprio in tema con la Luna piena che ricade proprio oggi, e qui in Sri Lanka è giorno di festa.

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