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lunedì 20 febbraio 2017

19.02.17: da Ipoh a Georgetown, isola di Penang

Ipoh dalla nostra camera
 Ci svegliamo con le prime luci dell'alba per ammirare la bellissima vista della città attorno a noi dal 12simo piano con il sorgere del sole. Fatto poi colazione in stile locale al buffet dell'albergo, niente di speciale, ma abbondante! Poi impacchettato tutto partiamo alla ricerca dei murales e delle varie costruzioni storiche della vecchia Ipoh. Spicca naturalmente la bella presenza della Moschea e della vecchia torre dell'orologio in stile British sul percorso verso la stazione KTM del treno. Stazione che per la sua dimensione e colore viene anche chiamata la “Taj Mahal della Malesia”.

Qui attendiamo una mezz'ora circa il treno che arriva poi in perfetto orario.
Per mio stupore devo constatare che la linea è elettrificata e che i convogli viaggiamo fino alla velocità fino a 150km/h, velocità che viene segnalata sui vati display dei vagoni ferroviari. Il viaggio è molto confortevole e ci viene servito anche uno snack e dell'acqua da bere.
Il paesaggio che attraversiamo è contrassegnato da colline carsiche ed estese risaie, ma anche da tante piantagioni di palma da olio e qualche ultimo rimasuglio di foresta tropicale. Arriviamo alla nuova stazione di Butterword alle 12.03, con un minuto di ritardo! Usciti dalla complicata ed affollata stazione aderiamo alla proposta di una donna taxista di farci portare fino in centro di Georgetown, che qui tutti preferiscono chiamare Penang, pronunciato Pineng. La taxista che abbiamo ingaggiato ci dice di chiamarla “Mama” e di essere stata finora l'unica taxista donna di Penag, e ce lo dice con molto orgoglio! Attraversiamo tutta la zona a ovest di Butterword per prendere poi il ponte che la collega all'isola. A metà del ponte su una piazzola ci fermiamo per scattare delle foto dell'isola, ma in particolare del nuovo lunghissimo ponte più a sud costruito per il nuovo aeroporto di Penang. Arrivati a Gergetown veniamo scaricati nel bel mezzo delle zona turistica sulla movimentata Chulia Street, la più popolare per i turisti che arrivano qui. Mentre Maggie attende al ristorante io faccio un giro alla ricerca di un confacente alloggio. Tanti, visto che è domenica, sono “fully booked”, altri sono senza finestre verso l'esterno poco puliti, per finire optiamo per il 75 Traveller Inn, sulla tranquilla Muntri Street, parallela alla troppo affollata Chulia Street. Appena depositato i bagagli partiamo per un giro a piedi del quartiere, passiamo in breve da ChinaTown a .. Little India per cercare i vari templi ed edifici storici della GergeTown coloniale di epoca britannica, ma anche alla ricerca di un buon ristorante per la cena. Dopo una lunga ricerca fra i molti esistenti ne troviamo uno, molto ben fornito ed affollato sia da locali, sia di turisti. E' uno dei tipici ristoranti fast food indiani che ci servono al volo con scelta dalla vetrinetta, una ottima e conveniente cena, con frutti di mare al curry rosso per me, e riso e gamberoni al curry bianco per Maggie. Anche stasera però abbiamo dovuto rinunciare alla birra per delle buone spremute di mango. La birra ce la faremo servire dal nostro cinese dell'alloggio dove siamo; costa poco ed ben fredda. e con poca spesa

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