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Ipoh dalla nostra camera |
Ci svegliamo con le prime luci dell'alba per ammirare la bellissima
vista della città attorno a noi dal 12simo piano con il sorgere del
sole. Fatto poi colazione in stile locale al buffet dell'albergo,
niente di speciale, ma abbondante! Poi impacchettato tutto partiamo
alla ricerca dei murales e delle varie costruzioni storiche della
vecchia Ipoh. Spicca naturalmente la bella presenza della Moschea e
della vecchia torre dell'orologio in stile British sul percorso verso
la stazione KTM del treno. Stazione che per la sua dimensione e
colore viene anche chiamata la “Taj Mahal della Malesia”.
Per mio stupore devo constatare che la linea è elettrificata e che i
convogli viaggiamo fino alla velocità fino a 150km/h, velocità che
viene segnalata sui vati display dei vagoni ferroviari. Il viaggio è
molto confortevole e ci viene servito anche uno snack e dell'acqua da
bere.
Il paesaggio che attraversiamo è contrassegnato da colline carsiche
ed estese risaie, ma anche da tante piantagioni di palma da olio e
qualche ultimo rimasuglio di foresta tropicale. Arriviamo alla nuova
stazione di Butterword alle 12.03, con un minuto di ritardo! Usciti
dalla complicata ed affollata stazione aderiamo alla proposta di una
donna taxista di farci portare fino in centro di Georgetown, che qui
tutti preferiscono chiamare Penang, pronunciato Pineng. La taxista
che abbiamo ingaggiato ci dice di chiamarla “Mama” e di essere
stata finora l'unica taxista donna di Penag, e ce lo dice con molto
orgoglio! Attraversiamo tutta la zona a ovest di Butterword per
prendere poi il ponte che la collega all'isola. A metà del ponte su
una piazzola ci fermiamo per scattare delle foto dell'isola, ma in
particolare del nuovo lunghissimo ponte più a sud costruito per il
nuovo aeroporto di Penang. Arrivati a Gergetown veniamo scaricati nel
bel mezzo delle zona turistica sulla movimentata Chulia Street, la
più popolare per i turisti che arrivano qui. Mentre Maggie attende al ristorante io faccio un giro alla ricerca di
un confacente alloggio. Tanti, visto che è domenica, sono “fully
booked”, altri sono senza finestre verso l'esterno poco puliti,
per finire optiamo per il 75 Traveller Inn, sulla tranquilla Muntri
Street, parallela alla troppo affollata Chulia Street. Appena
depositato i bagagli partiamo per un giro a piedi del quartiere,
passiamo in breve da ChinaTown a .. Little India per cercare i vari
templi ed edifici storici della GergeTown coloniale di epoca
britannica, ma anche alla ricerca di un buon ristorante per la cena.
Dopo una lunga ricerca fra i molti esistenti ne troviamo uno, molto
ben fornito ed affollato sia da locali, sia di turisti. E' uno dei
tipici ristoranti fast food indiani che ci servono al volo con scelta
dalla vetrinetta, una ottima e conveniente cena, con frutti di mare
al curry rosso per me, e riso e gamberoni al curry bianco per Maggie.
Anche stasera però abbiamo dovuto rinunciare alla birra per delle
buone spremute di mango. La birra ce la faremo servire dal nostro
cinese dell'alloggio dove siamo; costa poco ed ben fredda. e con
poca spesa
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