Translate

sabato 18 febbraio 2017

15-17.02.17: a Malacca

 Foto seguono
Arrivo al terminal 2 dell'aeroporto di KL alle 5.35 della notte, in perfetto orario. Quando scendiamo dall'aereo è ancora notte e la temperatura esterna raggiunge già i 25 gradi. Sbarco senza problemi con i bagagli che arrivano quasi sincronizzati con noi. Passiamo il controlli dell'immigrazione velocemente, dopo averci fotografato e ripreso le impronte digitali, riceviamo il visto turistico per tre mesi. Poi per una mia piccola disattenzione e mi trovo sul lato di chi fa il controllo dell'uscita del paese. In breve momento di imbarazzo, ma poi fanno vedere gentilmente la via giusta da seguire. Il Terminal KL-2 è di recente costruzione e lo slogan pubblicitario é:  non siamo un aeroporto con shopping center, ma uno shopping Center con Aeroporto.
Per prima cosa, visto che siamo ancora un po' disorientati dal poco sonno avuto, ci fermiamo tranquillamente a fare colazione in un caffè ben rifornito. Al tavolo vicino vediamo una giovane cinesina tanto stanca che si è addormentata con il telefono in mano e la testa nel piatto della colazione Di fuori è ancora notte fonda, anche perché in cambiamento del fuso orario è di due ore rispetto allo Sri Lanka. Poi ho cercato senza esito di comperare la guida LP di Myanmar nei varo Bookshops dell'aeroporto. Prima di partire prediamo un caffè macchiato al ristorante Barbera!!!! La combinazione dei nomi ci sembra così strana che ci sentiamo di provare il caffè, che in se è fatto con le tradizionali caffettiere “made in Italia”. E' già quasi mezzogiorno quando prendiamo un bus della Transnational per farci portare fino alla stazione dei Bus Sentral di Malacca, che malgrado il nome si trova circa 5 km fuori dal centro. Sul percorso di 3 ore, ai due lati dell'autostrada vediamo ai due lati le enormi ed estese piantagioni di Palma da olio. Arrivati in centro con un bus domestico, inizia la lunga ricerca dell'alloggio. L'offerta e enorme e confusa, ma per finire, dopo averne fatti passare diversi, con un pizzico di sano nazionalismo, optiamo per il SwisHotel. Ottima camera, in centro, con tutti i confort per soli 100 Ringitt (ca 25 CHF). Mentre ci stiamo per incamminare all'hotel ci sorprende un a bella piovuta di mezz'ora che ci permette ripararci e di bere un prima birra Tiger al ristorante Geographer, che in qualche maniera ricorda il National Geographic.
Siamo per la quarta volta in questa bella città, patrimonio storico dell'UNESCO e una delle città coloniali meglio conservate in Asia, anche se ora il kitch comincia a prendere il sopravvento. Fatto poi un primo giro di ispezione sulla vicina parallela Jonker Street, meglio nota come Chinatown. Il primo impatto, oltre al puzzolente e rumoroso traffico, sono i tanti turisti cinesi che si incontrano e si incrociano sulla strada. Sono abbastanza invadenti, specialmente quando sono in gruppo spingono e sgomitano per avere i posti migliori, o quando li si incroci sulla strada, poche si scostano per lasciarti passare! Intanto ci dicono che il 2017 è per i cinesi l'anno del Gallo, per fortuna non del pollo, altrimenti avrei dovuto fare molta attenzione. Per l'occasione all'inizio della Jonker Street fa bella mostra sopra la strada un grande gallo a simboleggiare l'animale dell'anno per il calendario cinese. Le strade parallele, che ci ricordiamo piene di case negozi tipici cinesi, sono ora molto cambiate, abbondano ora tanti nuovi negozi in stile kitch che vendono quasi tutti le stesse cose “made in China”. Già all'arrivo attraversando il ponte sul canale che divide in centro, ci è saltato all'occhio il nuovo mastodontico negozio di vestiti H&M, inserito come un pugno in un occhio a proprio vicino all'inizio della Jonker Street.
A cena andiamo in un nel tranquillo ristorantino vicino al canale dove ci facciamo servire un menù tipico malacchese a base di pesce ben speziato, servito con birra due fresche Tiger Bier. Prima di andare a nanna facciamo ancora un giro sulla Jonker Streeet, ma dobbiamo constatare che la gran parte dei negozi hanno già chiuso. Qui non vi sono orari ufficiali, ognuno apre e chiude quando vuole. Su questo aspetto i cinesi sono molto liberali; basta fare business! Noi andiamo presto a letto per cercare di recuperare qualche ora di sonno perso durante il volo della notte scorsa.

Primo giorno
Iniziamo la giornata con una “local breakfast” al buffet dello Swisshotel; servita con un ottimo e forte caffè malese. Poi sono partito da solo a piedi per fare una maratona nei posti già conosciuti nei viaggi precedenti. La memoria è ancora buona e mi permette di riconoscere i vari posti di interesse storico e culturale. Poi nel pomeriggio con Maggie fatto una ricognizione nelle zona dove alloggiamo con visita della Nana House, un negozio delle scarpine, ora proibite, usate ai tempi per mantenere piccoli i piedi delle ballerine cinesi. Passato poi alla posta per verificare come spedire diverse cose ingombranti a casa. In vicinanza della posta ritroviamo il negozio di tè che avevamo già conosciuto dieci anni fa. Cercato poi, ma non trovato il negozio di libri di seconda mano che ancora quatto anni fa apparteneva ad un Svizzera. Trovo il negozio con alcuni resti di libri rimasti, della precedente proprietaria, che ci dicono è ritornata in Svizzera già da un paio di anni. Ritornati poi nella parte coloniale, passiamo a visitare in negozio di tè già conosciuto nei viaggi scorsi . Non ci facciamo riconoscere, ma ci facciamo spiegare bene i vari segreti sul tè cinese che loro importano da produttori selezionati. Alla signora comperiamo un “disco” di tè verde cinese del 2004, mentre tra una degustazione e l'altra, e discutiamo a lungo con il padrone di casa su tema dei BitCoin, di cui lui dice di averne acquisto diversi per evitare che le banche gli “mangiano” i suoi risparmi. E' molto ben informato e convinto della bontà e sicurezza di questo emergente tipo business. Infine a cena andiamo nell'altro lato della città, nella Little India dove ritroviamo un ristorante all'esterno, che avevamo già conosciuto nei precedenti soggiorni. Ci facciamo servire degli ottimi asam laksa, un po la specialità malese per eccellenza, a base di pesce o frutti di mare cucinati con verdure, ananas, latte di cocco e varie spezie, non eccessivamente piccante anche grazie all'ananas e al latte di cocco.
Secondo giorno
Dopo la colazione allo SwissHotel, siamo subito partiti per andare alla posta per spedire quanto comperato finora in viaggio e quanto non più necessario portarci con noi,vedi guide turistiche e documento di viaggio. Poi partiamo a fare un giro della parte storica, con i resti del forte portoghese e della prima chiesa cristiana costruita dai portoghesi e poi trasformata dagli ed olandesi di Malacca
Visita ai Templi buddisti > quello cinese più vecchio costruito fuori dalla Cina

Cena al Kampung Portuges (villaggio portoghese) ottimo red snapper di 700gr. alla griglia con verdura. Tutto estremamente buon, abbondante e conveniente .. cosa vogliamo di più!

Nessun commento:

Posta un commento