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mercoledì 22 febbraio 2017

20.02.17: a Georgetown

Tempio Birmano
Ci alziamo abbastanza presto, tanto che per fare colazione dobbiamo fare una lunga ricerca per trovare un ristorante nei paraggi che serve già la colazione. Lo troviamo sulla Chulia Street, un bistrò con annessa una panetteria dove possiamo, in tranquilla atmosfera da ostello gustarci un buon cappuccino con dei sorprendentemente ottimi crossant. Qui conosciamo Andreas, un tedesco che vive da vari anni in Thailandia e si trova qui per rinnovare il suo visto. Dice di aver studiato economia, ma di aver abbandonato tutte per convinzione appena prima della crisi finanziaria del 2008. Facciamo con lui una lunga discussione sulla situazione politica internazionale e sul ruolo della Germania durante la prima e seconda guerra mondiale. Condividiamo la teoria che la prima guerra mondiale fu voluta dal mondo finanziario-industriale per contrastare il comunismo.



 Lo stesso gruppo di interessi finanziò poi l'avvento al potere del nazismo e del fascismo, per continuare quello che la prima guerra mondiale non risolse. La preoccupazione è che ora, con i vari movimenti populisti in azione, rischiamo di fare gli stessi errori dell'inizio del secolo scorso. Terminiamo poi scambiandoci gli indirizzi per mantenerci in contatto. Noi poi partiamo per fare un lungo giro a piedi della zona, prima di prendere il bus gratuito per spostarci fino sulla costa del mare, Qui visitiamo prima il Fort Cornwall, la fortezza britannica a difesa de porto navale che controllava, con quello di Malacca il traffico mercantile dello strategico stretto di Malacca, canale di passaggio di quasi tutte le navi per l'estremo oriente. Appena fuori il forte ammiriamo la torre orologio, anch'essa di origine britannica. Accanto visitiamo poi il ben fornito Tourist Office, dove ci facciamo spiegare come raggiungere in bus le nostre prossime destinazioni al dii fuori del centro. Seguendo le istruzioni prendiamo il bus 101 per andare a Gurney, dove scendiamo a Palau Tikus per visitare il tempio Birmano e quello thai uno di fronte all'altro. I due templi sono molto più grandi e sfarzosi di quanti mi attendevo. In particolare quello Birmano è veramente molto grande con varie pagode, templi e splendenti sculture. All'interno del tempio principale vengo attratto da una serie di grandi lapidi in marmo con rappresentate dei templi buddisti nei vari paesi asiatici, dalla Cina, al Giappone .fino al Tibet e alla Mongolia . Sono tutte delle donazioni, alcuni di questi sono donati da degli Svizzeri. Il tempio Thai di fronte a quello Birmano è rinomato per custodire una grande statua del Buddha sdraiato. Siamo già alle cinque di sera e il tempio sta chiudendo, riusciamo ad entrare solo per la disponibilità della custode che ci lascia ancora entrare, anche se da qualche minuto l'orario è scaduto. Poi dopo questo intrattenimento spirituale ci spostiamo sulla costa dove troviamo un eccellente ristorante di specialità di Seafood, il Bali Hai, molto ben fornito, anche se non ai prezzi più popolari. Ci facciamo servire un ottimo “red snapper” alla griglia, anche se la qualità non raggiunge quella dei portoghesi di Malacca. Nessun confronto poi fra qualità e prezzo visto che quello dei portoghesi era migliore e costava solo la metà di qui. Terminiamo poi la serata facendoci una camminata notturna di almeno 6 - 7 km fino all'albergo dove alloggiamo.






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