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Tempio Birmano |
Ci alziamo abbastanza presto, tanto che per fare colazione dobbiamo
fare una lunga ricerca per trovare un ristorante nei paraggi che
serve già la colazione. Lo troviamo sulla Chulia Street, un bistrò
con annessa una panetteria dove possiamo, in tranquilla atmosfera da ostello gustarci un buon cappuccino con dei sorprendentemente ottimi
crossant. Qui conosciamo Andreas, un tedesco che vive da vari anni
in Thailandia e si trova qui per rinnovare il suo visto. Dice di aver
studiato economia, ma di aver abbandonato tutte per convinzione
appena prima della crisi finanziaria del 2008. Facciamo con lui una
lunga discussione sulla situazione politica internazionale e sul
ruolo della Germania durante la prima e seconda guerra mondiale.
Condividiamo la teoria che la prima guerra mondiale fu voluta dal
mondo finanziario-industriale per contrastare il comunismo.

Lo stesso
gruppo di interessi finanziò poi l'avvento al potere del nazismo e
del fascismo, per continuare quello che la prima guerra mondiale non
risolse. La preoccupazione è che ora, con i vari movimenti
populisti in azione, rischiamo di fare gli stessi errori dell'inizio
del secolo scorso. Terminiamo poi scambiandoci gli indirizzi per
mantenerci in contatto. Noi poi partiamo per fare un lungo giro a
piedi della zona, prima di prendere il bus gratuito per spostarci
fino sulla costa del mare, Qui visitiamo prima il Fort Cornwall, la
fortezza britannica a difesa de porto navale che controllava, con
quello di Malacca il traffico mercantile dello strategico stretto di
Malacca, canale di passaggio di quasi tutte le navi per l'estremo
oriente. Appena fuori il forte ammiriamo la torre orologio, anch'essa
di origine britannica. Accanto visitiamo poi il ben fornito Tourist
Office, dove ci facciamo spiegare come raggiungere in bus le nostre
prossime destinazioni al dii fuori del centro. Seguendo le
istruzioni prendiamo il bus 101 per andare a Gurney, dove scendiamo a
Palau Tikus per visitare il tempio Birmano e quello thai uno di
fronte all'altro. I due templi sono molto più grandi e sfarzosi di
quanti mi attendevo. In particolare quello Birmano è veramente molto
grande con varie pagode, templi e splendenti sculture. All'interno
del tempio principale vengo attratto da una serie di grandi lapidi in
marmo con rappresentate dei templi buddisti nei vari paesi asiatici,
dalla Cina, al Giappone .fino al Tibet e alla Mongolia . Sono tutte
delle donazioni, alcuni di questi sono donati da degli Svizzeri. Il
tempio Thai di fronte a quello Birmano è rinomato per custodire una
grande statua del Buddha sdraiato. Siamo già alle cinque di sera e
il tempio sta chiudendo, riusciamo ad entrare solo per la
disponibilità della custode che ci lascia ancora entrare, anche se
da qualche minuto l'orario è scaduto. Poi dopo questo
intrattenimento spirituale ci spostiamo sulla costa dove troviamo un
eccellente ristorante di specialità di Seafood, il Bali Hai, molto
ben fornito, anche se non ai prezzi più popolari. Ci facciamo
servire un ottimo “red snapper” alla griglia, anche se la qualità
non raggiunge quella dei portoghesi di Malacca. Nessun confronto poi
fra qualità e prezzo visto che quello dei portoghesi era migliore e
costava solo la metà di qui. Terminiamo poi la serata facendoci una
camminata notturna di almeno 6 - 7 km fino all'albergo dove
alloggiamo.

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